Mark Shimada

Passaporto culinario: piatti e lingue di tutto il mondo

Ehi voi, buone forchette di tutto il mondo! Vi è mai capitato di trovarvi in una terra straniera, con il menù in mano, e di dire: “Ehi, ma io quella parola la conosco! Che bello, una in meno da imparare e ricordare.”

Beh, sappiate che non è solo un risparmio di memoria: ogni piatto con un nome preso in prestito da un’altra lingua è un lascito testamentario di quella lingua e cultura in cui il nome è stato adottato piuttosto che trasformato.

Vediamo insieme quali lingue hanno il maggior numero di nomi culinari presi in prestito, e poi scopriremo espressioni uniche legate a cibo, lingua e cultura francese, spagnola, italiana e ceca.

1. Italiano: Mi suona familiare!

In cima alla nostra lista abbiamo l’italiano, con oltre ottanta nomi! Chiudi gli occhi e prova a indovinare. La cucina italiana affonda le sue radici nelle tradizioni di ogni angolo del pianeta, con piatti che hanno fatto il giro del mondo insieme ai migranti italiani: pizza, lasagna, risotto, tiramisù, bruschette, panettone, gelato e pasta di ogni tipo: spaghetti, linguine, fusilli, maccheroni e molti molti altri.

Immagina di goderti un gelato su una panchina in una piazza gremita, mentre lasci che il mondo scorra attorno a te. Questa è la quintessenza del “dolce far niente”. Che non è pigrizia, ma un modo tutto nostro di goderci il presente, facendo una pausa dalle fatiche e dai ritmi frenetici della vita quotidiana

2. Francese: Oh là là! C’è altro oltre ai croissant!.

Al secondo posto, il cibo francese vanta sette piatti unici. Un croissant per colazione? Una quiche per pranzo? Crêpe dolci per merenda o salate per cena? Ecco una lista dei cibi francesi più comuni: quiche, brioche, ratatouille, mousse, crêpe e baguette.

I francesi hanno una vera passione per le origini e l’unicità dei loro prodotti, specialmente per quanto riguarda vino e formaggio. Potreste sentir parlare di “terroir”, che non indica semplicemente il terreno, ma tutto l’insieme di elementi ambientali che dà vita al prodotto tipico locale, dal clima alle tecniche agricole. Ascoltate attentamente i francesi quando parlano di vino, formaggio e altri piatti, per imparare la lingua che usano per trattare questi argomenti e le sue sfumature .

3. Spagnolo messicano: Arriba! Tacos, Burritos e molto altro!

Il cibo messicano è la spezia che ha dato nuovo sapore alle nostre vite con numerosi piatti. Ristoranti, furgoncini, cortili e molti altri templi del cibo hanno accolto a braccia aperte varie versioni di taco, burrito e enchilada ma, per a prescindere da quello che c’è dentro, l’anima del sapore resta puramente messicana. Taco, burrito, guacamole, enchilada, salsa, nachos e churros sono i più conosciuti tra i piatti di questo paese.

Spagnolo messicano: Una parola molto importante nella cultura e nel cibo messicani è “sobremesa”, che indica il tempo passato a tavola a mangiare, parlare e godere della compagnia altrui. Non è solo sedersi a tavola, è lo specchio dei valori familiari e comunitari del Messico.

4. Inglese 🍔: Aspetta, ma non è uguale in tutto il mondo?

L’inglese si è diffuso ovunque con termini adottati in ogni lingua, culinari e non: toast, sandwich, muffin, biscuit/cookie, cupcake, hamburger e pudding sono solo alcuni dei prodotti disponibili negli alimentari e ristoranti di qualunque paese. Forse sono persino diventati oggetti di vita quotidiana in casa. Ma sapevate che la parola “hamburger” non è stata inventata da McDonald’s, bensì ha origine dalla cittadina tedesca di Amburgo (Hamburg)?

5. Portoghese brasiliano 🍖: Bollente sapore di Samba!

Avete mai messo piede in una bisteccheria brasiliana? Se la risposta è sì, allora avrete sentito parlare del “churrasco”, la carne grigliata del più grande paese sudamericano. Dal Brasile hanno origine anche le açaí, bacche molto salutari che hanno colonizzato ogni muesli e smoothie, la feijoada, lo stufato di maiale con fagioli neri, la caipirinha, cocktail nazionale di rum e cachaca (rum di zucchero di canna), oltre ovviamente al pão de queijo, polpette di pane senza glutine e formaggio.

Portoghese brasiliano 🍖: “Saudade” è un termine unico che descrive l’emotività e la nostalgia verso qualcosa e qualcuno. Da questo si intuisce un’unione tra cibo, amore e ricordi, che potrebbe essere incarnato da una ricetta della nonna o dal sapore delle açaí in una giornata estiva.

6. Ceco 🥖: Un’avventura (culinaria) inaspettata!

Ultimo, ma certo non per importanza, è il ceco. Avete mai sentito parlare del “'koláč”? È un dolcetto tondo con un ripieno di frutta, chiamato a volte anche “brioche danese”. Oltre a questo, possiamo anche gustarci un tipico goulash (o guláš, in ceco, anche se di origini ungheresi) o dell’ottimo formaggio fritto, probabilmente diventato famoso oltre frontiera grazie agli emigrati cechi.

Ceco 🥖: I cechi hanno una parola per indicare la chiamata fatta a un telefono cellulare, ma solo per la durata di uno squillo, di modo che l’altra persona richiami: “prozvonit”. È una cosa piccola, ma la dice lunga sull’intraprendenza di questo popolo. Immagina di chiamare qualcuno solo per invitarlo/a a mangiare.

L’ultimo boccone

Molte di queste parole hanno origine in un paese, ma sono diventate famose globalmente pur mantenendo le loro forme originali come tributo alle loro radici culturali.

Sebbene possiamo essere tentati dal mangiare sempre le stesse cose che conosciamo bene, lanciarsi all’avventura (anche culinaria) è parte dell’immersione. Uno dei nostri motti è: perché non ti immergi fino alla lingua? Ogni boccone racconta una storia, ogni piatto parla della sua madrepatria.

Mentre continui il tuo viaggio nella lingua, ricorda che non si tratta solo di